Il viaggio, sia quello fisico che quello metaforico, richiama a immagini di luoghi. Luoghi che sono scrigni di segreti profondi o svelati, che rivelano o celano attraverso vestigia umili o regali le azioni degli uomini, il mutare delle stagioni. Il viaggio, insomma, racconta un luogo e, nello stesso tempo, chi lo compie. Il territorio della Riviera dei Cedri ha conosciuto la presenza umana in tempi remotissimi, come testimoniano i siti archeologici; è stato protagonista o solo spettatore della grandezza delle civiltà antiche, dei popoli che lo hanno attraversato nel corso dei secoli successivi, calpestandolo o dandogli splendore; ha contribuito alle lotte di liberazione e all’edificazione della Nazione italiana, prima, della Repubblica, poi. È stata porta dell’Oriente e del Mediterraneo, imparando a parlare lingue diverse e ad accogliere e confrontarsi con culture differenti. Lo dicono ancora oggi la toponomastica, i dialetti locali, la gastronomia, i tratti somatici
Straordinariamente bello, è possibile oggi riscoprirne gli aspetti attraverso una vasta gamma di guide, opuscoli, pubblicazioni, che danno ragione delle sue reali potenzialità, dimostrando che è riuscito a preservarsi dai tentativi di saccheggio tentati nel corso del tempo. E proprio questo è l’intento principale del sito in presentazione, allestito dal Consorzio del Cedro di Calabria, per l’interesse del turista che visita la Riviera del Cedro. Uno strumento in più per conoscerne i paesi, le tradizioni, le vecchie e le nuove attività, la cultura. Naturalmente, lo spazio principale è riservato a sua maestà “il cedro”. Il cedro di Santa Maria del Cedro di cui sono trattati le caratteristiche botaniche, farmacologiche, cosmetiche, alimentari, le modalità di coltivazione, gli eventi e la gastronomia a esso connessi. Nel sito sono presentati il Consorzio e il Centro polivalente, con il Museo del cedro, il Laboratorio del gusto, la Cittadella industriale e il Centro Ricerca. E’ presente, inoltre, una parte destinata all’ospitalità e alla ristorazione all’interno de La via del cedro. Uno sguardo d’insieme alla Riviera, quindi, affinché assuma anche concretamente l’aspetto di un territorio omogeneo per la sua storia, la sua cultura, le attività ad esse collegate. Superare i campanilismi, allora, è necessario, consapevoli di non sacrificare nulla della propria identità, ma di farla corrispondere a una realtà più ampia e, per questo, più completa.